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Con infinito orgoglio e compiacimento comunichiamo che da ieri 28 luglio 2016 in Regione Lombardia la Lingua dei Segni è finalmente ufficialmente riconosciuta!!!!

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Relazione

Con grande gioia diamo questa comunicazione e anche per manifestarvi la nostra più grande soddisfazione per la modalità in cui ieri Regione Lombardia ha approvato il PDL 218 "DISPOSIZIONI PER LA PROMOZIONE DELLA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA, DELLA LIS TATTILE E PER LA RIMOZIONE DELLE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE".

Infatti dopo un lunghissimo iter, fatto di proposte, ritocchi, approfondimenti, audizioni............ieri all'unanimità il Consiglio Regionale ha approvato i 6 articoli che costituiscono la Legge, nonché 3 nuovi Ordini del Giorno che ci hanno trovati pienamente concordi e che hanno dimostrato l'interesse e la volontà di Regione Lombardia di approfondire ancor più la materia oggetto dell'approvazione stessa (il primo, presentato dal relatore Federico Lena, sollecita iniziative legislative analoghe a favore di quei soggetti che hanno difficoltà comunicative di altro tipo; il secondo, presentato dal consigliere Alessandro Colucci del gruppo Lombardia Popolare, invita la Giunta regionale a stanziare risorse adeguate per consentire la traduzione simultanea nella lingua dei segni delle sedute consiliari durante la diretta streaming; il terzo e ultimo ordine del giorno, illustrato da Antonio Saggese della Lista Maroni, sollecita l'utilizzo della lingua dei segni anche per i soggetti autistici). Gli interventi di molti dei Consiglieri Regionali ci hanno stupito per lo spessore dei contenuti, oltre che per la passione dell'esposizione.

La LIS è stata riconosciuta dopo ben 4 ore, tra presentazione del testo, esposizione da parte del relatore Federico Lena,  interventi dei Presidenti di Commissione (il Consigliere Fabio Rolfi, Presidente della Commissione Sanità e il Consigliere Alessandro Colucci, presidente della Commissione Bilancio), interventi e dichiarazioni di voto dei gruppi politici presenti e di moltissimi Consiglieri Regionali che con passione e tenacia hanno seguito insieme all'ENS questo lungo e interessantissimo iter e che ieri non hanno fatto mancare la loro vicinanza, ribadendo più volte, durante la seduta di Consiglio, l'importanza della presenza calorosa, festosa e veritiera dell'Ente Nazionale Sordi ai lavori di approvazione.

Non hanno mancato, durante tutto il proseguimento dei lavori consiliari, di dimostrarci vicinanza concreta raggiungendo la postazione del pubblico e confortandoci, salutandoci,  e prestandosi alle innumerevoli fotografie con cui abbiamo voluto immortalare l'evento e alle quali non si è sottratto nemmeno il Presidente Regionale Maroni che, con grande entusiasmo, ci ha raggiunti e conosciuti personalmente.

Una dimostrazione, quella di Regione Lombardia, di sensibile responsabilità e disponibilità verso la nostra categoria.

Una attesa, quella dell'ENS e dei sordi lombardi, durata quasi tre anni ma che ora apprezziamo per la qualità e concretezza della legge ieri approvata.

Speriamo un passo ulteriore per fare da traino al tanto atteso riconoscimento da parte dello Stato italiano che, seppur sollecitato ampiamente e con ammirevole competenza politica dall'ENS e dai nostri dirigenti della Sede Centrale e nonostante le indicazioni molteplici pervenute prima e dopo la firma della Convenzione Onu sui diritti dei disabili, ancora non è arrivato a questo importante risultato.

Un importantissimo riconoscimento, dunque, un atto di civiltà che fa onore alla Regione Lombardia e a tutti quei Consiglieri Regionali che ieri in seduta  hanno parlato della LIS come di una vera e propria lingua appartenente alla comunità dei Sordi segnanti ma poi veramente un po' a tutti, di pari importanza e dignità rispetto a tutte le altre lingue europee e mondiali conosciute e accreditate.

Una legge raffinata, lungimirante e concreta  che favorirà l'inserimento e l'integrazione delle persone sorde e sordo cieche nel mondo della scuola, nell'accesso alla rete dei servizi quotidiani e all'informazione, che garantirà una vera inclusione nella società civile. La legge prevede l'inserimento della LIS in tutte le scuole primarie e secondarie della Lombardia, nonché nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, nell'accesso ai mezzi di trasporto pubblico e ai servizi sanitari e sociosanitari, in particolare nei punti di Pronto Soccorso. Di concerto e in collaborazione con il Comitato Regionale per la Comunicazione (Corecom) saranno attivate azioni per favorire l'accessibilità ai media, alle trasmissioni televisive regionali e a quelle informative, mediante il ricorso alla lingua dei segni.

Un grande sostenitore il presidente della Commissione Sanità Fabio Rolfi nell'asserire che con questa approvazione "facciamo un atto di civiltà legislativa doveroso e necessario, tenendo conto che, nonostante gli strumenti introdotti dalla moderna tecnologia, la LIS resta ancora oggi l'unico strumento che consente a molti sordi di comunicare e pertanto va sostenuta e promossa per favorire la loro inclusione e integrazione sociale".
In sede di dichiarazione di voto hanno espresso apprezzamento e condivisione sulle finalità della legge i Consiglieri Massimiliano Romeo (Lega Nord), Carolina Toia (Lista Maroni), Mario Mantovani (Forza Italia) e Mario Barboni (PD). Emozionante e competente l'intervento finale, che ha dato voce alla Giunta Regionale, del neo Assessore al Reddito di autonomia e inclusione sociale, Francesca Brianza.

L'approvazione è un importante passo per la piena integrazione delle persone Sorde in Lombardia mediante l'abbattimento delle barriere della comunicazione, come ribadito più volte in aula, nella vita quotidiana di tutte quelle persone che vivono la sordità sulla propria pelle; soprattutto ieri è stata palesemente manifestata una tacita sintonia per cui l'Ens, unico presente alla seduta, ha garantito il suo impegno e la sua disponibilità a coadiuvare Regione nel proseguimento operativo del percorso ormai avviato, perché alla legge dovrà seguire necessariamente la sua "messa in pratica", la sua attuazione attraverso un piano triennale (come previsto dall'art. 5 della legge stessa) e l'allocazione delle risorse (art.6), con il coinvolgimento delle associazioni maggiormente rappresentative operanti a livello regionale nella tutela dei destinatari della legge (art.2).

E l'Ens ieri, non solo era presente, ma insieme alla Regione è stato il protagonista.

Presidente ENS Lombardia
Renzo Corti

Dott.ssa Valeria Bollani
Responsabile  Segreteria

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